RECENSIONE | Una Corte de Rosas y Espinas (A Court of Thornes and Roses #1) di Sarah J. Maas

Con Sarah J. Maas non ho iniziato proprio bene, provai anni fa a leggere il trono di ghiaccio ma la protagonista era così noiosa che era impossibile andare avanti con la lettura. Ho voluto comunque dare una seconda occasione all'autrice proprio perché A court of thornes and roses si ispira a La Bella e la Bestia.

Lo stile di Sarah j. Maas lo ami o lo odi, ama le lunghe descrizioni, e soprattutto essere ripetitiva. Pensavo fosse un errore di traduzione, ma avendo letto anche l'edizione in spagnolo ho capito che è proprio il suo stile di scrittura ad essere così. Infatti all'inizio ingranare con la storia è stato un po' difficile, colpa dei capitoli troppo lunghi ma anche perché è scritto in prima persona, perciò i pensieri della protagonista sono al primo piano e possono risultare noiosi e inutili a volte.

Feyre a tratti è insopportabile, fa delle scelte dettate dalla stupidità, e si lascia trasportare troppo spesso dagli ormoni. Si percepisce subito la sua infatuazione per Tamlin. Infatti non ho per niente apprezzato il loro romanticismo, neanche lo definisco tale in realtà, perché tra loro non esiste affatto.

Tamlin, è il personaggio più odiato da tutti, che a pelle non piace. Repulsivo, manipolatore e possessivo. Le sue scene con Feyre sono aberranti, e lui dovrebbe essere la Bestia, ma la Bestia è mille volte meglio di Tamlin. 

Rhysand invece non ha lasciato un segno indelebile come personaggio. Non è perfetto, è ambiguo, può sembrare il bad boy della situazione ma è ironico, tenero e questo basta per essermi simpatico. 

"... Primavera, Verano, Otoño, Invieno, Amanecer, Día y Noche... Las siete Cortes de Prythian, cada una dirigida por un alto lord, todos letales, cada uno a su manera. No es que sean poderosos, son el Poder..."

 

Lucien, l'emissario di Tamlin, è il personaggio più interessante tra tutti, lo adoro. Sarà perché proviene dalla Corte d'autunno, la mia preferita. Ha una personalità particolare, è buono, ma può sembrare freddo, è forse l'unico che sembra avere sangue nelle vene. Spero che la Maas lo tratti bene perché si merita una bella storia a lieto fine. 

Una cosa buona e positiva che ha saputo incantarmi è il mondo ben costruito dall'autrice, Prythian. Mi sono piaciuti molto i fatti storici della guerra tra fae e umani e le sette corti che esistono. 

Simpatica l'idea della maledizione che subiscono i fae della Corte di Primavera. Peccato che a un certo punto questa cosa passa in secondo piano perché l'autrice si è concentrata sullo sviluppo dei personaggi, e io ancora devo capire dove e come si sia conclusa la questione della maledizione. 

Una corte de rosas y espinas ha saputo comunque intrattenermi, non lo avrei mai detto, ha un ritmo scorrevole. C'è abbastanza azione, soprattutto verso la fine, stavo col fiato sospeso, tante cose erano nel Calderone e ho dovuto per forza iniziare subito il secondo libro.